lunedì 23 gennaio 2012

strade


Stanotte ho sognato di essermi persa per strada, mi ritrovavo in un quartiere di Strasburgo che non avevo mai visto. Nel sogno afferravo il telefono per chiamare mio padre e chiedergli: mi vieni a prendere? Lui inseriva l'indirizzo sul navigatore e arrivava. Mi sono svegliata di colpo e mi sono detta: cacchio, altroché... qui non c'è nessuno che possa venirmi a prendere se mi perdo.

Oggi ultimo esame e prime partenze. A pranzo in mensa con un colombiano, un argentino, un serbo, chiacchierando in spagnolo, francese, inglese e italiano. Una discussione davanti a un caffé sulla sorte della teoria letteraria in Europa. Ripetizioni di geografia sud-americana. Una corsa in bici sotto la pioggia. E la sensazione che è tutto davanti a me e che ora si comincia davvero. 

Questi anni passati ad imparare strade nuove mi hanno insegnato più parole. Le strade cambieranno e mi capiterà di perdermi. Ma adesso so come chiedere qual è la strada per andare a 


Strasbourg
Einkhuizen
Paris
Lima
Bologna
Trujillo
Freiburg im Breisgau
Bari
e ancora più in là




(dedicato ai miei compagni di strada)

2 commenti:

  1. Bellissimo! Hai dato voce alle mie sensazioni, le più positive. Questa è una riflessione stupenda che mi porterò su tante altre strade ancora!

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  2. Vorrei avere il tuo coraggio. Il coraggio di lasciare la famiglia, gli amici e la tua città per qualcosa che non conosci. La tua curiosità e la tua voglia di conoscere il mondo sono la mia fonte di ispirazione. Un giorno vorrei parlare tante lingue, fare esperienze in tutto il mondo e conoscere mille realtà diverse tra loro. Vorrei essere forte e delicata nello stesso tempo, esattamente come te.
    Un bacio Ga, ti voglio bene!

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